Il Porte Aperte 2017 dell’associazione sportiva dilettantistica Iwama Budo Kai relativo ai corsi di Dentō Iwama Ryu Aikidō – o Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama che si è svolto sabato scorso presso l’Aiki Shuren Dojo Trieste di viale XX Settembre 26, a Trieste, ha registrato una buona affluenza di pubblico tra curiosi e principianti che hanno voluto esplorare e "toccare con mano" quest’affascinante disciplina della tradizione marziale giapponese.
Il maestro Enrico Neami, cintura nera terzo dan della scuola Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai diretta da Saito Hitohira Sensei, è rimasto a disposizione degli astanti assieme ad alcuni suoi allievi, Paolo Bertocchi (1 dan) e Silvia D'Arrigo (3 kyu), rispondendo alle loro domande ed ha introdotto loro l’Aikido Tradizionale, patrimonio tecnico e filosofico ai massimi livelli del Budo giapponese che rappresenta un percorso di riconciliazione e di armonizzazione delle energie vitali il quale, attraverso lo studio sistematizzato di tecniche di difesa a mani nude, con la katana e con il bastone, e tramite un approfondito studio della respirazione e dei movimenti corporei di armonizzazione, porta ad un miglioramento fisico, emotivo e psicologico del praticante, oltre a rappresentare un eccellente sistema di difesa personale.
Particolarmente apprezzate dai presenti le dimostrazioni pratiche delle tecniche di disarmo da attacchi portati con la katana (è stato utilizzato per l’occasione uno iaito in acciaio al posto del bokken – o katana di legno – usato generalmente durante gli allenamenti) e la difesa dalle prese di più attaccanti contemporaneamente.
Nell’occasione è stato anche presentato il programma 2017 di inserimento principianti [info] che si svilupperà nel corso del mese di ottobre e che prevede una specifica carrellata introduttiva sull’aikitaiso (ginnastica respiratoria), sulle tecniche di discesa a terra, sul taijutsu (tecniche a mani nude), sull’aikiken (la spada dell’Aikido) e sull’aikijo (il bastone dell’Aikido).